IMPORTANTE! APPROFONDIMENTO SUL COVID-19

Ritengo sia molto importante, in questo particolare momento in cui la società umana è pesantemente afflitta dall’esplosione del c. d. coronavirus e c’è anche molta confusione sull’argomento, chiarire che in base a tutte le ricerche scientifiche fatte in ambito veterinario e non, i nostri compagni pelosi non sono una minaccia alla nostra salute, anzi probabilmente sono vittime!

Questa precisazione si rende necessaria poiché rimbalzano notizie da più parti secondo le quali sarebbero stati abbandonati animali domestici a causa della paura che questi poveri esseri possano essere veicoli di trasmissione del virus e quindi pericolosi per il nucleo familiare che li ospita. NIENTE DI PIU’ FALSO.

Allo stato attuale, si presume che il virus SARS-CoV-2 si sia formato in un animale selvatico (vedi ipotesi del pipistrello) e si sia diffuso con incredibile rapidità in tutto il pianeta a causa della particolare recettività dell’uomo, permettendogli una elevata trasmissione intraspecifica. La facile trasmissione del virus tra gli esseri umani sembrerebbe non risparmiare, anche se in rarissime occasioni, gli animali che condividono con l’uomo l’ambiente domestico. Al 13 aprile 2020, si registrano circa 1,8 milioni di casi confermati nel mondo di COVID-19 nell’uomo, mentre risultano solamente 4 casi documentati di positività negli animali da compagnia: si tratta di due cani e un gatto ad Hong Kong e un gatto in Belgio. In tutti questi casi all’origine dell’infezione negli animali vi sarebbe la malattia dei loro proprietari, tutti affetti da COVID-19. (fonti: Istituto Superiore di Sanità; Ministero della Salute).

Inoltre, la comunità scientifica ha svolto e continua a svolgere studi sperimentali in laboratorio sugli animali domestici per capire come e sino a che punto sia possibile la trasmissione del virus tra uomini ed animali domestici. Tali studi sembrano rilevare una certa successibilità del gatto, del furetto ed in minor scala del cane.

Non ci interessa, in questa sede, entrare nel merito di tali ricerche più di tanto, poiché sarebbe molto difficile seguire il ragionamento scientifico per chi non ha competenze specifiche e perché nella nostra disamina ci interessano più che altro le conclusioni cui esse pervengono (peraltro chiunque abbia interesse può consultare fonti specifiche come quelle che ho menzionato precedentemente).

Le osservazioni conclusive della comunità scientifica alla luce dei citati studi, sono che non vi è alcun motivo per presumere che i nostri animali domestici possano in alcun modo costituire un pericolo per noi umani, mentre appare possibile la dichiarazione inversa, ovvero noi uomini possiamo costituire un pericolo per i nostri amici animali.

Ritengo opportuno citare testualmente quanto asserito dall’Istituto Superiore di Sanità: Non esiste infatti alcuna evidenza che cani o gatti giochino un ruolo nella diffusione epidemica di SARS-CoV-2 che riconosce, invece, nel contagio interumano la via di trasmissione”.

Alla luce di quanto sopra, Vi invito a non farvi travolgere da ingiustificati allarmismi, perlomeno per quanto riguarda l’inesistente pericolo di contagio da parte dell’animale nei confronti dell’uomo. Viceversa, dovreste preoccuparvi eventualmente di tenere quanto possibile isolato il vostro animale se in casa c’è un umano che ha contratto il virus poiché potrebbe trasmetterlo alla vostra bestiolina.

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